Rivoluzione Liberale

Editoriali,articoli e rassegna stampa di cultura liberale.

Monday, June 18, 2007

Tre punti contro l'apparente antipolitica di Elio Antonucci


Ormai l’antipolitica è l’unico verbo declinato nell’italica penisola. E’ additata a tanti fattori, come denunciato dal libro di Stella e Rizzo, diventato la Bibbia dell’antipolitica rispettabile e ben pensante. Tuttavia quello che non si vuole vedere, per convenienza o miopia coatta, è che l’antipolitica intesa come avversione al ceto politico e ad un certo modo di fare politica ha una ragione di fondo: il mal governo della sinistra. I così detti progressisti additano proprio all’antipolitica imperante il calo dell’affluenza alle ultime elezioni amministrative e la pesante sconfitta rimediata dalla compagine governativa. Non vogliono vedere la realtà effettuale delle cose. E’ troppo dolorosa per loro. Il calo dell’affluenza e la sconfitta elettorale altro non sono che le conseguenze delle fallimentari politiche economiche e sociali della sinistra. Altro che anti politica!
La gente si sente oppressa da un fisco invadente e sproporzionato che non ha pari nel mondo occidentale (nemmeno nei Paesi scandinavi tanto presi ad esempio ed in cui tra l’altro la socialdemocrazia ha pesantemente perso le ultime elezioni), ha, come sempre, difficoltà ad arrivare alla fine del mese ed è spaventata dalla sempre maggiore spinta migratoria che, sovente, si traduce in un aumento dei reati nelle periferie delle grandi città. Non è quindi sorprendente che la Lega e Forza Italia abbiano riportato una sonante vittoria nel Nord del Paese (ma anche nel Sud le percentuali sono bulgare per il partito di Berlusconi). A poco serviranno le scampagnate del signor Presidente del Consiglio sul Po se non a rimediare gli ennesimi fischi. La politica della sinistra è nel marasma. Ma l’opposizione non sta meglio, dilaniata da scontri ed invidie personali. E’ giunto il tempo di tornare tra la gente. Torniamo a parlare del calo delle tasse come primo obiettivo da raggiungere. E poi si passi alla sicurezza nelle periferie e alla lotta dura, durissima all’immigrazione clandestina. Si giunga infine all’approvazione del piano di rinnovo infrastrutturale del Paese. Un programma di soli tre, fondamentali punti. Politica liberale contro l’aria fritta di 281 pagine scitte da un manipolo di pagliacci. Ci basta.

1 Comments:

Blogger Nobile di Treviso said...

Eccomi qua'. Sono felice che tu abbia riattivato il tuo blog. Ottimi articoli sempre molto chiari ed intelligenti.
A presto spero
Il Mango

12:15 PM  

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