Rivoluzione Liberale

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Saturday, December 30, 2006

Forza Italia è contro la pena di morte. Per fortuna


"L'impiccagione di Saddam Hussein rappresenta un passo indietro nel difficile percorso dell'Iraq verso una democrazia compiuta", dice Silvio Berlusconi. Il leader della Cdl sottolinea che la condanna a morte è stata "decisa da un tribunale legittimo e dunque non espressione di giustizia sommaria", ma allo stesso tempo evidenzia "il rischio concreto che questo atto estremo alimenti un'altra spirale di vendette, di ritorsioni e di sangue tra sciiti e sunniti in un Paese ancora sull'orlo di una tragica guerra civile". L'ex premier, difende la decisione di inviare le truppe italiane in Iraq, sostenendo che "la civiltà" in nome della quale è stato decisa la "missione di pace contempla il superamento della pena di morte". Secondo Berlusconi "la sospensione della condanna avrebbe inoltre consentito lo svolgimento degli altri processi aperti contro il rais per i suoi efferati crimini contro l'umanità così da fare piena luce su trent'anni di genocidi e di orrori". Per questo, il leader di Fi giudica l'esecuzione un "errore politico e storico".


Parla di grave errore etico e politico, il vicepresidente della Commissione Ue, Franco Frattini, per il quale "non possiamo tacere di fronte a una decisione che contrasta con i valori fondanti dell'Europa".


Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, parla di "una pagina orribile da tutti i punti di vista" e spiega che "l'esecuzione è stata un grave errore" anche sul piano politico, "destinato a peggiorare la già tragica situazione dell'Iraq".

From "La Repubblica", December 30, 2006

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