Che Paese di....
“La Consulta cancella la legge ad personam”. Così campeggia il titolo sulla prima pagina dell’ottimo quotidiano “La Repubblica”. E per l’amor di Dio, dubbi non ne avevamo. Dichiarando, infatti, come illegittimo l’articolo 1 della Pecorella nella parte in cui esclude che il Pm possa proporre appello contro le sentenze di proscioglimento, i giudici hanno di fatto annientato l’anima della legge stessa. Gioiscono quindi i massimalisti, i comunisti, i frequentatori dei salotti della Roma bene, i corrieristi, i repubblichini, la parte più becera del popolo italiano. “Forca, forca” è l’urlo che si alza dalle lande desolate di questo malandato Stato del non – diritto. Ma non un monito contro Saddam. No, povero Saddam. Lui non andava giustiziato. La schizofrenia della sinistra italiana non conosce limiti né vergogna. Il giustizialismo è regola di vita contro gli avversari, pardon, i nemici, mentre per i terroristi e gli assassini vale sempre il motto “Nessuno tocchi Caino”. Miseria, in che Paese di merda viviamo. Un Paese dove guai a te se hai una bega legale: sei già condannato. E chissene frega se poi sei innocente e malauguratamente vieni assolto: nessuno ne parla, sei colpevole lo stesso. Da oggi, infatti, che tu sia stato considerato estraneo ai fatti non è più garanzia della fine del processo. Qualsivoglia Pm potrà sempre riavviare il tutto che tanto “sei-colpevole-lo-stesso”. Non siamo in una vera e compiuta democrazia. Berlusconi ha ragione. Ma oggi sono tutti a cianciare di Pacs, di Vicenza e dell’arrivo della neve. Mentre la nostra libertà ci viene sottratta, minuto dopo minuto. Che Paese di merda.
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